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Abbiamo scelto come titolo una frase di un grandissimo artista come Bruno Munari e la dedichiamo all'amico che ci affianca in questa bella avventura. Quello che vedete riprodotto è l'elegante segno grafico, uscito dalla fantasia di Roberto Scolari, che accompagnerà d'ora in poi gli organizzatori del progetto "Sognando Olympia", una iniziativa nata lo scorso anno e che ha coinvolto organizzatori, atleti, amministrazioni comunali, di una ampia zona del lago di Garda, ma non solo. Dio ci guardi e scampi dal ripetere una volta di più come, perchè, quando, chi fu l'ostetrica che aiutò il parto, chi ne fa parte, cosa vuol essere, e via salmodiando. La novità è questo logo che da ora in poi farà da marchio indelebile alle molteplici iniziative che entreranno in questo contenitore. Tempo fa avevamo dato in pasto le quattro proposte grafiche di Roberto, abbiamo seguito la "moda" di fare una specie di sondaggio, la "base" va ascoltata dicono in questa democrazia acciaccata e basata solo su finzioni che chiamano (imbroglioni) reality, e infine, fedeli alle poco meditate letture del visconte di Tocqueville, del barone di Montesquieu, e di tutti gli eredi della tradizione democratica che sta andando a farsi catafottere, ci siamo inchinati (alcuni con musi lunghi, normale, oggi se non la pensi come me minimo ti insulto) alla volontà della maggioranza, abbiamo deciso nel rispetto dell'opzione che ha raccolto più consensi. Amen.

Il segno grafico è bello, elegante, "pulito", accattivante. Sia lode e merito all'autore: Roberto Scolari. Post scriptum: Roby, cosa avrebbe detto il Maestro Martino Gerevini? Noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, tu meglio degli altri, ci siamo chiesti: che materiale avrebbe usato per "Sognando Olympia"? Carta? Vecchi caratteri di stampa? Plastica? Lattine usate? Lui, grande amico, ricambiato, di Munari, era il massimo interprete della semplificazione. Un "bravo" te lo avrebbe detto, non credi?