NAVAZZO, lago di Garda - Qualcuno si era messo nella capoccia (ebbene sì, anche noi nell'elenco, oltre alla nostra amica Clara che di sogni ne ha fin sopra i capelli...) che il progetto multisport che aveva occupato un buon numero di persone per parecchia parte dell'anno di grazia (o disgrazia?) 2016 fosse da consegnare a un faldone da stivare in qualche archivio. "Sognando Olympia", capolinea, si scende. La fermata era stata individuata nei locali della Pizzeria Running Club, per una Glass Run e qualche riconoscimento volato da Rio direttamente alle coste del Montegargnano. Obiettivo centrato, un microscopico regalino, qualche calicino di frizzantino, un "grazie a tutti", la festa è finita, andate in pace.
No, no no, non avevamo fatto i conti con la follia dei compagni d'avventura. I Combattenti e Reduci dell'idealismo olimpico si sono trasformati in adepti della Resistenza, e non vogliono saperne di deporre i sogni. Facevano venire alla mente quel soldato giapponese trovato 50 o 60 anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, sperduto in una foresta non era mai stato raggiunto dalla notizia della fine del conflitto (la resa fu firmata il 2 settembre 1945) e lui continuava nel mantenere le abitudini del soldato belligerante, sempre all'erta. Ci volle del bello e dl buono per disarmarlo del moschetto che aveva sempre tenuto ben oliato.
I nostri "nippogardesani" hanno fermamente manifestato la volontà di continuare le baldanzose pugna. Giuringiurello: le bottiglie di frizzantino erano ancora in fresco e i bicchieri puliti. Come sia andata ve lo racconterà a breve Enzo Gallotta, Communications Director (e te pareva...) del progetto, titolo in linea con la moda anglofona-americaneggiante. Noi, senza titolo alcuno, vi offriamo la "piattaforma" digitale (altra moda) del nostro socio Elio Forti che ha fissato le immagini del Pizza Olimpica Party. Se volete aprite qui: https://plus.google.com/collection/cZiKfB