Sidebar

Login Form

 

alt alt

 

 

SAVINO GUGLIELMETTI, deceduto il 23 gennaio 2006

 

 

 

Medaglia d’oro al volteggio al cavallo e a squadra alla
Olimpiade di Los Angeles del 1932 – Ginnastica Artistica Italia

 

 

 

Savino Guglielmetti è nato a Milano il 26 novembre 1911.

La dinamica di due episodi della sua fanciullezza, viene investito da un taxi e dall’urto ne uscirà incolume e precipitando dal quarto piano si salverà aggrappandosi ai cavi del telefono, fanno pensare a delle doti acrobatiche spontanee e ad una predisposizione innata per la ginnastica.
Gli inizi sportivi si identificano anche con il salto dell’asta, che non smetterà mai di praticare, tanto che nel 1938 sarà ancora capace di superare i 3,60 metri.
Nel 1927 si iscrive alla Società Ginnastica Pro Patria 1883 e sotto la guida del tecnico Mario Corrias, consegue i miglioramenti costanti che lo portano ai trionfi dell’Olimpiade di Los Angeles del 1932, dove conquista due Ori Olimpici, al volteggio al cavallo e a squadra.
Dopo i fasti di Los Angeles, Savino Guglielmetti adempie al servizio militare e viene assunto dalla Azienda Tranviaria Milanese, dove rimane fino alla pensione.
Innumerevoli i successi conseguiti dopo i due Ori Olimpici: nel 1935 vince il suo primo Campionato Italiano Assoluto e lo conquisterà ancora nel 1937, nel 1938, nel 1939, nel 1940. Nel contempo conquista titoli tricolori anche nel Decathlon Ginnastico, l’ultimo del quale nel 1947.
Partecipa alla Olimpiade di Berlino del 1936, dove conquista la quinta posizione a squadre e la dodicesima posizione individuale.
Saltate, per motivi bellici le Olimpiadi del 1940 e del 1944, Savino Guglielmetti partecipa anche alla Olimpiade di Londra del 1948, dove conquista la quinta posizione a squadre e la trentatreesima posizione individuale, penalizzato da discussi errori arbitrali.
Savino Guglielmetti resta sempre ai vertici del comitato nazionale della Federazione Ginnastica d’Italia e della Società Ginnastica Pro Patria 1883, di cui diventa Vice-presidente, tanto che nel 1954 viene nominato Ispettore Olimpionico e premiato, nell’anno 2000, con il Collare Olimpico dal Comitato Internazionale Olimpico.
Nel 2002 il Centro Federale della Federazione Ginnastica d’Italia, sito in via Ovada a Milano, viene intitolato a suo nome: un onore riservato a pochi sportivi ancora viventi.
Nello stesso anno gli viene assegnato il premio "Ghirlande d’Honneur" da parte della FICTS (Federazione Internazionale del Cinema e della Televisione Sportivo).
Nel 2004 riceve il premio internazionale "Sport Civiltà" dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport di Parma.
Nel 2005 riceve due prestigiosi riconoscimenti: il "Sigillo Longobardo" della Regione Lombardia e la "Menzione d’Onore" del Premio Gianni Brera, con la seguente motivazione: "La dinamica di episodi della vita che avrebbero potuto essere tragici, sembrò indicare fin dall’infanzia il futuro di acrobatiche imprese dell’atleta Savino Guglielmetti: un personaggio, un esempio per i giovani, un mito di ieri e di oggi. Il riconoscimento alla carriera per il novantaquattrenne più volte campione italiano e più volte sul podio olimpico, è un ringraziamento per i tanti successi ottenuti e per la sua dedizione allo sport".