"Il «ventrale», bellezza di un gesto che fu arte prima di essere sport". Gli irriducibili romantici che ancora hanno negli occhi la impareggiabile bellezza di quello stile applicato al salto in alto si ritroveranno domenica 26 ottobre, alle 10.30, nel Centro Parrocchiale di Agazzano, una bellissima cittadina sulle colline piacentine, a poco più di una ventina di chilometri dalla città dei Farnese. L'iniziativa ha la sua origine nell'amore di un figlio che venera la memoria del padre troppo presto strappato al suo affetto. Giovanni Baldini l'atletica l'ha imparata da suo padre Felice e da suo zio Claudio Enrico. Felice fu atleta eclettico, versatile, ma soprattutto saltatore in alto. Esattamente cinquanta anni fa, l'11 luglio 1964, sulla pedana dello Stadio Comunale di Bologna, Felice Baldini superò i due metri, con il "ventrale", entrando nella ristretta élite degli atleti italiani che fino ad allora avevano superato quell'altezza. Si chiamavano Walter Zamparelli, Roberto Galli, Antonio Brandoli, Mauro Bogliatto, Raimondo Tauro, Vittoriano Drovandi, Nicola Candeloro, Alberto Pico. Più tardi nel tempo avremmo ammirato le rotazioni di Erminio Azzaro, Giacomo Crosa, Enzo Del Forno. Giacomo (sesto nella finale olimpica a Mexico City, il 20 ottobre 1968) fu tanto bravo da essere interprete del "ventrale" nello stesso giorno in cui un americano nato a Portland, nell'Oregon, di nome Dick Fosbury decretava la fine dello "Straddle" per consegnare ai futuri saltatori il cosiddetto "Fosbury Flop".
Per ora fermiamo qui le annotazioni storico-statistiche, avremo tempo di ritornare in argomento da qui al 26 ottobre. Diamo invece qualche elemento in più sull'iniziativa. Voluta, abbiamo detto, da Giovanni Baldini, aiutato da sua moglie Gabriella, la quale, allo stesso tempo, lo sta aiutando ad aumentare la famiglia. Club organizzatore la A.A.A. Felice Baldini Agazzano, attorno al quale si sono coagulati numerosi amici di Felice e Claudio Enrico, cui si sono affiancati il nostro Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli" e la Collezione Ottavio Castellini - Biblioteca Internazionale dell'Atletica. La presenza dell'A.S.A.I. - di cui Giovanni e Gabriella sono attivi soci - consentirà di dare un concreto supporto al Convegno con la pubblicazione di notizie, adesioni, immagini. A questo proposito facciamo appello a tutti coloro che leggeranno questa prima notizia: chi ha mantenuto contatti con i saltatori degli Anni '60 ci fornisca indirizzi, numeri di telefono, indirizzi di posta elettronica, per contattarli, oppure li contatti direttamente. Saremmo davvero grati a chi ci fornisse materiale visivo, fotografico inedito, tutto ciò che può aiutare gli organizzatori ad arricchire il convegno. Gli interlocutori sono Giovanni Baldini
La bella immagine che servirà per il manifesto e per gli inviti, e che qui presentiamo per la prima volta, è opera del grafico piacentino Ennio Buttò, saltatore in alto, "ventralista" ovviamente....