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Lasciato il Ducato di Parma e Piacenza, dove si divertivano (chissà se già esistevano giochi sportivi in riva al Po, giavellotti non mancavano, anche fossi da saltare) prima i Farnese e poi la Duchessa Maria Luigia d'Asburgo Lorena, rientreremo nel Regno Lombardo Veneto che tanto stava a cuore all'Imperatore Cecco Beppe e al suo "suggeritore" Principe Clemente von Metternich. L'ultima tappa l'abbiamo fatta domenica pomeriggio alla Volta del Vescovo, elegante dimora del Settecento fuori porta a Piacenza, per celebrare i fasti 2017 della società atletica piacentina. Di questo riferiremo nei prossimi giorni.

Venerdi 8 dicembre il nostro tour atletico prenatalizio include una tappa a Castenedolo, alle porte di Brescia, la cui origine sembra sia da ricercare nella costruzione del borgo all'interno di un bosco di castagni. Da lì Castignidol e poi Castenedolo. Il paesotto, corposo e operoso, è da sempre la sede operativa della Atletica Virtus, qui fondata nel 1969, una società "cinquantina" come direbbe Andrea Camilleri. "Virtus" fu appellazione usatissima ai primordi dell'italico sport, tra fine Ottocento e primi Novecento. Una noticina che serve a fare un collegamento sull'asse emiliano-lombardo: anche a Piacenza esiste, ancor oggi, una società sportiva che si chiama "Salus et Virtus", fondata nel 1904, e che sempre si dedicò all'insegnamento del pugilato. Ma fu anche fra le società pioniere dello sport pedestre; Alfredo Ballotta, nativo di Monticelli d'Ongina, podista di valore per quei tempi, vestì i colori biancazzurri del sodalizio che, all'epoca (1908 - 1911) rivaleggiava con lo Sport Pedestre Audace; fu il primo primatista piacentino sugli 800, 1500 e 5000 metri, come ci ha tramandato Claudio Enrico Baldini nella sua encomiabile "Storia dell'atletica leggera piacentina".

In attesa della celebrazione dei cinquanta anni del club del presidente Giulio Lombardi, cominciamo a rendere omaggio ai risultati della stagione che stiamo per salutare. E questo avverrà, come anticipato, venerdì al far della sera. Tutto sta scritto nell'invito che correda queste righe.

Solo una piccola aggiunta: qualcuno si chiede perchè diamo conto di queste feste societarie. Elementare Watson: sono tutte realtà che aiutano, in concreto, non a chiacchiere, il nostro Archivio Storico dell'Atletica Italiana "Bruno Bonomelli". E fanno molto più loro per noi di tanti...altri. Boccaccia mia stai zitta (© Provolino)!