E anche stavolta - purtroppo - abbiamo risparmiato un libro. Nessuno ha indovinato l'atleta italiano raffigurato nella caricatura inviataci da Alberto Zanetti Lorenzetti. Chi ci ha provato ha scritto che gli sembrava di riconoscere Franco Sar, altri Carlo Lievore. No, quell'aggeggio in mano all'atleta non è un giavellotto, ma un'asta, una di quelle dell'epoca dell'attrezzo rigido, metallico. E l'atleta è Edmondo Ballotta, della provincia di Piacenza, che ha onorato i colori verdi del Gruppo Sportivo Calzaturificio Diana, lo stesso club di Pino Dordoni e anche di Abdon Pamich per un paio d'anni. E tanti altri atleti nazionali, primatisti d'Italia, partecipanti a Giochi Olimpici, Campionati d' Europa, come Ballotta appunto: Berna 1954 e Stoccolma 1958.
Straordinario personaggio "Mondo", come lo chiamavano i senatori della società, per i giovani era di rigore il "signor Ballotta" e il "lei". Finto burbero, simpatico, burlone, sapete qual era la sua vera specialità atletica? Non il salto con l'asta, no, era la corsa sulle mani, sfidava tutti, era imbattibile. Sulla vecchia pista dello Stadio di Piacenza, a fine allenamento, cominciavano le sfide. Era talmente abile che completava il giro di pista, 400 metri. Sempre sulle mani. Ma anche con la "pertica" ci sapeva fare: 4.20 nel 1954, poi 21 e 26, sempre primati italiani, quindi accese sfide con Giulio Chiesa, per chiudere con un 4.35 nel 1956, a Piacenza. Aggiungete sei titoli nazionali fra il 1952 e il 1958.
Convolò a nozze con Elivia Ricci, milanese, lanciatrice di disco, sei primati italiani, un massimo di 52.99, nove maglie tricolori nel disco e 5 nel peso. La figlia Laura ha pure praticato il salto con l'asta ottenendo buoni risultati (personale di 3.95).
Archiviata la caricatura, ritorniamo alle foto. Nei prossimi giorni pubblichermo un nuovo quiz, forse i nostri lettori avranno maggiori opportunità di riconoscere i personaggi.