
Questa foto appartiene alla collezione privata di Maurizio Damilano che ci ha autorizzato la riproduzione, e per questo lo ringraziamo. Siamo a Navapolack (o Novopolotsk), in Bielorussia oggi, allora era ancora URSS, il 16 settembre 1990. Maurizio posa con Holubnichy. Quel giorno il nostro campione disputò l'ultima 50 km della sua carriera: 3:54:53, la quinta portata a termine
Ci sono state rivolte alcune domande circa il ricordo che abbiamo pubblicato qualche giorno fa a seguito della morte del grande marciatore ukraino Volodymyr Stepanovych Holubnichy. Qualcuno si è sopreso dello spazio che gli abbiamo dedicato sul nostro sito che, come diciamo sempre, è consacrato all'atletica italiana. Ma abbiamo anche sempre scritto «con argomenti che abbiano qualche aggancio con l'atletica nostra». Grandezza dell'atleta di cui parliamo a parte, e già sarebbe sufficiente, come si relaziona Holubnichy con l'Italia? Due dei suoi più importanti successi li ha ottenuti in Italia, nella stessa città, nello stesso stadio, a distanza di quattordici anni: Roma, Stadio Olimpico, 2 settembre 1960, Giochi Olimpici, primo. Roma, Stadio Olimpico, 3 settembre 1974, Campionati d'Europa, primo.