Armando Sardi e Ennio Preatoni, due più due fa quattro, quattro fa una staffetta
Da sinistra: siamo nel 1963, Ennio Preatoni, Armando Sardi e Sergio Ottolina sgambettano sulla pista del Campo Scuole di Brescia.
Alle loro spalle si intravedono i capannoni dell'azienda chimica Caffaro, le cui scorie inquinanti, veleni e Dio sa quant'altro sono ancora lì, nel cuore della città della Leonessa.
E dopo sessant'anni e sessanta miliardi di chiacchiere inutili nessuno trova una soluzione.
Uno dei tanti, enormi scandali di questo Paese dove si sbriciolano le montagne e di pari passo la moralità.
"Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di province ma bordello"
Negli ultimi giorni i nomi di due importanti atleti dello sprint italiano, Armando Sardi ed Ennio Preatoni, si sono, casualmente, intrecciati sul nostro spazio Facebook che noi usiamo, seppure con molta moderazione. Abbiamo ricevuto uno di quei messaggi che si usano oggi, tipo faccine e pollicini alzati, talvolta perfino cuoricini quasi fossimo un sito di single solitari. E a noi è venuto in mente che in archivio abbiamo alcune foto prese al Campo Scuole di via Morosini, a Brescia, che potevamo usufruire in questa occasione. Il primo messaggio di apprezzamento per qualcosa che avevamo pubblicato ce lo ha spedito Armando Sardi, ricordate? il velocista con gli occhiali, quasi sempre scuri, originario di Monza, gran staffettista.