Bruno Bonomelli, ricordo di un atleta bresciano che fu suo allievo a scuola
«Claudio Garzetti è stato un onesto lavoratore del garretto, del bottarello, botareil in dialetto bresciano. Fu composta nella città della Leonessa perfino una poesia al botareil: estroverso autore Pierino, poeta un po' fatto a modo suo del Quartiere di San Rocchino, a Brescia. Colà, con partenza e arrivo davanti al Bar de le brute (così conosciuto il Bar Caldera), sul piazzalone degli Spedali Civili, si corse, fra il 1973 e il 1981, il Gran Premio San Rocchino, corsa internazionale su strada di 12 chilometri, una delle più belle manifestazioni di atletica che siano mai state organizzate in quella città. Vi partecipò la creme de la creme del podismo internazionale. Bene, la fantasia creativa di Pierino (un Pierino in carne ed ossa non inventato) rimase impressionata da uno degli atleti che aveva visto correre la domenica precedente: qualche sera dopo si presentò al bar dove erano stanziali alcuni degli organizzatori e chiese di declamare la sua poesia alla bellezza del botareil, il polpaccio e i suoi muscoli. In zona è rimasto famoso, certo più di Giacomo Leopardi.
Dicevamo di Claudio Garzetti. Fu per parecchi anni un buon mezzofondista. Ieri sera, dopo aver letto il ricordo che abbiamo dedicato a Bruno Bonomelli, ci ha inviato un messaggio che riproduciamo perchè ci ha fatto molto piacere.