Non è per caso che Spagna e Italia sono la culla dei migliori marciatori del mondo
Riproduzione della pagina de «Lo Sport illustrato» del 12 novembre 1922. Cliccandoci sopra di apre e si ingrandisce, rendendo possibile la lettura del testo
Primo scenario - Immaginate: un nostro socio sta sfogliando la collezione de «Lo Sport illustrato» del 1922. Arrivato al numero del 12 novembre, la sua attenzione viene richiamata da una pagina dedicata ad un marciatore spagnolo, tale Luis Meléndez. "Questa - pensa - sicuramente interessa il mio amico iberofilo Sancho Panza", E gli gira la pagina via posta elettronica. Il destinatario, incuriosito, si mette a leggere e, dalla lettura delle righe di Antonio Brusotti, trae piccolo supporto per approfondire il tema. Si immerge nei due capienti scaffali che custodiscono, oltre alla polvere, anche le pubblicazioni del Regno di Castilla y Leon e ne riemerge con utile strumento didattico. Trattasi di un volume, copertina cartonata, peso sui tre chilogrammi utile per il potenziamento delle braccia, edito dalla Real Federación Española de Atletismo e dalla Asociación Española de Estadísticos de Atletismo (AEEA). Titolo:«Cronologia de los records y mejores marcas españolas de atletismo». Se ricordiamo bene, apparve nel 2015. Gran libro, no solamente para el tamaño pero para el contenido. Da lì abbiamo estratto materia per scarabocchiare le prossime righe.