
Accanto alla foto del Barone, la copertina di un suo libro: copia originale è conservata nella Collezione Ottavio Castellini
Far ballare il tavolino. Sapete di che si tratta? No? Sta per «partecipare ad una seduta spiritica». Narrant, dicunt, che sia uno dei giochi di società preferiti dalla aristocrazia «nera» romana, sai quella dei principi, principesse e principoni, quella che all’ombra del potere temporale dello Stato Pontificio ha saccheggiato la Città Eterna, perché proprio eterna deve essere se è sopravvissuta, seppure ferita gravemente, al massacro di una P2 indistruttibile: Preti più Principi. Altro che Lanzichenecchi, altro che Sacco di Roma del 1527! Volete documentarvi? «Roma capitale malamata» di Vittorio Emiliani, edizioni Il Mulino. Una pennellatina, tanto per dire, siamo verso fine Ottocento: “Nella grande distruzione e abbuffata sono coinvolti i soliti esponenti della finanza vaticana, le solite grandi famiglie dell’aristocrazia «nera» …Emerge la banca vaticana per eccellenza: il Banco di Roma…Nel giro di pochi mesi i terreni vengono rivenduti a un prezzo quintuplicato…”. Poi ci metterà del suo, nell’opera di sfregio, il fascismo, seguito a ruota dalla Democrazia Cristiana e dai suoi amici palazzinari.
Non divaghiamo. Conosciamo Augusto Frasca da quasi cinque decenni, e non abbiamo mai saputo, neppure immaginato che potesse partecipare a sedute spiritiche e facesse ballare i tavolini. Lui, originario di quel paese, Barisciano, che faceva la ilarità del nostro amico Salvatore Massara quando sfotteva l’augusto (lettera minuscola, proto) Capo Ufficio Stampa della Federatletica, Primo Imperator: ce lo vedete in una stanza buia il compassato abruzzese a far levare le preziose gambe a un tavolino stile Luigi XIV? Però, con certe frequentazioni romane, mah, non si sa mai…Quando ci ha proposto questa «intervista possibile», come la chiama lui, non abbiamo investigato, per rispetto all’amico.
Oggi proponiamo ai nostri lettori questa pièce che esula, elegante nella forma e divertente nei contenuti, dalle nostre normali ricerche su gente che corre e che marcia, soprattutto che suda in modo tanto poco aristocratico. Ringraziamo Augusto e leggiamo in silenzio, attorno al tavolino, e al buio, per non disturbare la quiete del Barone. Se c'è, una gamba del mobile batterà uno o due colpi. Ma per interpretare i segnali dall'aldilà bisogna essere degli esperti.