Luigi, veneto, Aureliano, catalano: tutti e due Pellin, uno correva, l'altro marciava
I due Pellin: a sinistra, Luigi impegnato sul suo terreno preferito, la corsa campestre; a destra, il piccolo Aureliano (o Aurelio) durante una gara di marcia, quasi sicuramente sulle strade di Barcellona (per gentile concessione degli amici della A.E.E.A.)
Questa notiziola farà sicuramente sorridere il nostro socio Bruno Cerutti, di Coggiola, provincia di Biella, un altro che ha nel sangue il virus dell'atletica. Bruno ha avuto esperienze come giudice, organizzatore, componente del Comitato piemontese FIDAL, ma soprattutto a noi fa piacere dire che è uno dei nostri, che ricerca, trova notizie dei tempi andati, e li condivide con chi glieli chiede.
Per uno di quei casi curiosi che talvolta accadono, investigando il passato per trovare una notizia, un nome, un risultato, si finisce per spostare il nostro obbiettivo su un altro argomento. Questa che adesso vi raccontiamo, brevemente, è una di queste concatenazioni, soprattutto una curiosa coincidenza. Per apprezzarla dobbiamo fare una premessa: da qualche tempo, Bruno Cerutti, investigando nei giornali piemontesi alla ricerca di notizie che gli consentano di mettere insieme un quadro seriamente documentato della storia dell'atletica nella sua regione, ha raccolto un consistente malloppo su un corridore di mezzonfondo molto longevo: Luigi Pellin, veneto di nascita ma vissuto gran parte della sua vita a Trivero (da gennaio 2019 si chiama Valdilana per aggregazione con altri piccoli Comuni), e poi trasferitosi a Torino e, nell'ultima parte della sua vita, a Cuneo. Pellin ha calcato la scena dell'atletica, soprattutto quella fangosa della corsa campestre, per una ventina d'anni, diciamo dalla fine anni '20 ai primi anni '50, e con ottimi successi: due titoli italiani di cross, tre vittorie alla «Cinque Mulini», e molto altro ancora.
Fin qui le vicende di Luigi Pellin, veneto-piemontese, investigato da Bruno Cerutti. Un altro nostro socio, italo-spagnolo, consulta pubblicazioni iberiche alla ricerca di notizie su alcuni marciatori agli albori della disciplina agli inizi del Novecento, a seguito di una segnalazione di un altro socio ancora che aveva rinvenuto in una rivista italiana degli anni '20 il profilo di un camminatore catalano che aveva fatto qualche gara in Italia, tale Luis Meléndez. Volendo approfondire la figura di questo atleta, continua le ricerche e...l'orizzonte si allarga, e si avvede della curiosità. Fermiamoci, siamo nell'anno 1933, e vediamo cosa successe in due date di quell'anno.